mercoledì 29 aprile 2009

Rebellin vergognati



Vorrei poter parlare subito di calcio, come faccio normalmente.
E di argomenti di discussione oggi ce ne sono davvero tanti.
Ma voglio in primis parlare dell'ultima vergogna che ha colpito uno Sport che ormai è paragonabile al Wrestling in quanto a credibilità.
Non ci crederete, datemi del sensitivo, ma quando la scorsa estate Rebellin vinse la medaglia d'Argento alle Olimpiadi le sue dichiarazioni (che riporto qua di seguito) mi diedero talmente fastidio che in cuor mio ero certo che lui non era pulito e non festeggiai minimamente la sua impresa.
"Questa medaglia è la rivincita del ciclismo pulito”.
“Credo di essere un esempio per tutti i giovani. Questo è l’esempio che si ottengono risultati con il sacrificio e con tanto allenamento. Io, durante l’anno, mi concedo solo due o tre giorni di festa e basta”.
Si, come no. Ma mi faccia il piacere.
Rebellin, vergognati.
Le sue ipocrite dichiarazioni mi ricordarono da subito quelle dei suoi colleghi che apostrofarono Virenque quando fu beccato positivo per la prima volta.
E tornando al calcio le paragonai a quelle profuse da Zola e Scala subito dopo che esplose lo Scandalo Juve:
"Una vigliaccata ricorrere al Doping"
Poi con il Video Cannavaro e quel Neoton iniettato in vena, fu chiaro a tutti che il Parma in quegli anni ricorreva all'abuso di farmaci così come facevano tutti.
Ipocrisia tipicamente italiana.
Negare sempre, anche di fronte all'evidenza...
Torniamo al calcio.
Champions: il Chelsea in versione Trapattoniana resiste all'assalto dell'armata Barça. Al ritorno però ci sarà da divertirsi....
Capitolo Juve: respinto il ricorso contro la squalifica del campo. Come sempre la squadra bianconera viene colpita per prima per educare tutti.
John Elkann intanto ieri ha comunicato a tutti quello che vi avevo anticipato io un mese fa:
in caso di terzo posto (evento probabile) e mancata vittoria in Coppa Italia (evento che si è gia verificato), Claudio Ranieri verrà esonerato checchè ne dicano i Cobolli e i Gigli o i Bla Bla Blanc di turno....
Il Corriere dello Sport vede sempre più vicino Conte. Non sò perchè ma leggere il nome dell'ex capitano Juve accostato alla panchina bianconera mi provoca sempre un sentimento di erezione.
Non contento, il Corriere, abbina anche Spalletti alla panchina del Milan.
A quest'ipotesi credo molto meno.
Nel caso, come già detto domenica sera in diretta tv, consiglio all'AS Roma di ripartire proprio da Claudio Ranieri:
quale migliore garanzia di simpatia che augurare un allenatore del suo livello sulla panchina di una squadra "nemica"?

martedì 28 aprile 2009

"Sono un vincente"



Ieri sera, in diretta tv, sono state poste le seguenti domande ad Antonio Conte:
La Juve ha fatto il massimo in base alle potenzialità di questa rosa o poteva fare di più?
Io considero la rosa della Juve una rosa forte. Poteva competere.
Nel momento decisivo ci sono state delle situazioni particolari con infortuni a giocatori cardine e questo ha reso tutto più difficile.
La rosa della Juve non è poi così distante dall'Inter e poi anche se la Juve non era la favorita a me in passato è capitato con Mister Lippi di non avere la squadra più forte ma di vincere, sia in Italia che in Europa. E' una questione di mentalità.
Nelle voci del tuo possibile arrivo alla Juve, viene anche identificato un tutor come Lippi, cosa ne pensi?
Da giocatore ho vinto tanto. Da allenatore sto dimostrando di essere un vincente. Penso che anche il mio curriculum da allenatore sia una garanzia anche per i più scettici. Non accetterei mai un Tutor.
In pochissimi minuti l'ex capitano della Juventus ha dimostrato a tutti di esser pronto per la panchina della squadra di Torino.
Ma quale Spalletti, ma quale Mancini, è lui l'unico candidato qualificato per sostituire Ranieri in panchina.
Ambizioso, lottatore, presuntuoso, arrogante e legato visceralmente all'ambiente juventino.
Nuova Dirigenza per una volta dammi ascolto. Dai ascolto al tuo popolo!!
Oggi Tuttosport accosta alla Juventus il nome di Asamoah.
Sono rimasto impressionato dalle doti di questo ragazzo sin dalla prima volta che l'ho visto giocare e recentemente ho sentito una vecchia gloria bianconera, "il barone" Franco Causio, tesserne le lodi a più non posso.
Intanto mentre stasera si giocherà la Champions, competizione dalla quale siamo stati estromessi già da tempo, si continua a voler far credere che il campionato italiano sia ancora aperto.
Ma mi facciano il piacere.

lunedì 27 aprile 2009

JUVE, tutti colpevoli


Nel video riportato potrete ascoltare il mio punto di vista espresso ieri sera in diretta tv sull'attuale momento che sta vivendo la Juventus.
Tutti colpevoli, nessuno escluso.
In primis la proprietà che adesso deve decidere definitivamente se è degna di rappresentare una famiglia che ormai non c'è più, dopo aver sbagliato tutto il possibile in questi 3 anni a partire sin da Calciopoli.
Poi l'attuale dirigenza dove, come dice giustamente Tardelli, "non ce n'è uno che capisce di calcio" e dove ogni operazione (vedi il pranzo Lippi-Blanc) viene strombazzata ai 4 venti, irritando un ambiente già teso di suo.
Segue Ranieri e il suo staff atletico, che hanno ampiamente dimostrato in 2 anni, che se la Juventus vuole tornare a vincere devono rivolgersi altrove.
Ieri con lo stiramento di Marchisio siamo arrivati al 66° infortunio stagionale.
Pazzesco.
Non parliamo poi del surreale accantonamento di Trezeguet....
Comunque l'ultimo gradino nella scala di responsabilità spetta proprio ai giocatori, sopratutto per aver smarrito quella fame che da sempre caratterizza la Juventus.
Mi domando io: Buffon, ma cos'hai sempre da ridere a fine partita?
Alla fine di tutto questo riepilogo di colpevolezza ne esce un quadro altamente preoccupante.....
Questo, come detto anche nel video, è forse il momento più difficile nell'intera storia Juve perchè non ci sono più Nonno Gianni, Nonno Umberto e Nonno Giampiero a rasserenare i nipotini spaventati.
L'Inter intanto perde a Napoli ed il Milan ne approfitta per scavalcare la Juventus al secondo posto.
Non v'illudete. Checchènedica la Gazzetta il campionato è già bello che chiuso da tempo.
Il Milan nelle ultime 5 partite dovrà giocare contro Juve, Fiorentina e Roma.
All'Inter non restano che squadre che non hanno più nulla da chiedere.
Alla fine Juve e Milan resteranno a "zzero tituli".
Potete starne certi.

domenica 26 aprile 2009

Sull'orlo di una crisi di nervi



La Juventus è ormai un'ambiente sull'orlo di una crisi di nervi.
Ranieri è ormai un uomo solo, sfiduciato e destituito.
Passa anche alle minacce: "Vedrete a fine anno quando dirò tutto".
Ormai l'ombra di Conte lo ha totalmente offuscato.
Non riesco, ad oggi, ad immaginare come la Juve affronterà queste 6 ultime partite in campionato.
Di certo però non con la speranza di vincere uno scudetto.
Altro che "Pazza Idea"...
La Gazzetta prova a chiedere ed immaginare suspence ad un campionato che invece, almeno in vetta, non ha più niente da dire.
Intanto la Roma per l'ennesima volta in stagione subisce 4 goal dall'avversario di turno e viene umiliata.
Da più parti sento pronunciare il nome di Spalletti come possibile sostituto di Ranieri.
Per carità di Dio, NO.
Lui e Ranieri sono praticamente identici nel gestire gruppo e preparazione.
D'altronde anche loro stessi ad una recente puntata di Controcampo dichiararono:
"siamo 2 che vanno sempre insieme, come i cojoni".
Che altro aggiungere?
Cambiare per non migliorare o migliorare di poco non avrebbe senso.
Alla Juve serve molto di più.
Sopratutto poi nella Dirigenza, dove "Schizzo" Tardelli continua a ripetere in questi giorni:
"non ce n'è uno che capisce di calcio"
AMEN

venerdì 24 aprile 2009

Indovina chi


Poca voglia di parlare e come ben sapete non mi piace mai esser banale.
Preparatevi, da oggi la rubrica Indovina Chi bombarderà il Mondo Juve di nomi:
allenatori, giocatori, dirigenti.
Ogni giorno verrà accostato un nome diverso, in ogni ruolo societario. Potete scommetterci.
L'intento è quello di destabilizzare e mettere pressione su un'ambiente già sull'orlo di una crisi di nervi.
Il Corriere dello Sport propone Antonio Conte come prima idea per la rivoluzione.
Sapete come la penso in merito:
l'ex capitano della Juventus è la mia scelta personale numero 1.
Carisma, senso di appartenza, qualità di gioco, arroganza.
Ha tutto.
Se la Juve vuole davvero uscire da questo stato di coma non può che puntare su di lui.
Non ci sono alternative del suo livello.
Tuttosport rilancia: ok va bene un allenatore nuovo che creda davvero nei giovani, ma qui servono anche tre campioni, un direttore generale e un preparatore atletico.
D'accordissimo. Sveglia Elkann, è finita la pacchia.
Oltre Conte quindi riportiamo alla Juve anche Ventrone e Bettega e sarebbe un buon inizio.
O no?
La Gazzetta partnership societario non può che spalleggiare l'attuale Dirigenza (maledetta "prostituzione intellettuale".....) ed è l'unica a credere al comunicato della Juventus:
"Avanti con Ranieri".
Mi dispiace Pravda Rosa, ma non ci casco.
E non credo nemmeno al nome nuovo sparato dalla rosa: Pandev.
Dipendesse da me dalla Lazio andrei di corsa per prendermi Kolarov e Zarate.
Quelli si 2 giovani da cui ripartire.....

mercoledì 22 aprile 2009

Capolinea Ranieri





"Volevamo la finale, pazienza!"
Nella frase pronunciata a caldo da Ranieri, dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia ad opera della Lazio, c'è tutta la spiegazione del suo carisma.
Non servono altre parole a spiegare il perchè l'allenatore romano non abbia mai vinto niente nella sua carriera.
Gli errori commessi nella partita contro la Lazio sono stati assolutamente vergognosi.
Lasciare in panchina Nedved, Del Piero e Camoranesi nella partita decisiva della stagione...Togliere poi Iaquinta, quando bisognava rimontare.
Ormai è un uomo in totale stato confusionale.
Forse sarebbe il caso di esonerarlo sin da subito....Ed insieme a loro, forse, anche chi l'ha scelto....Tutti....
La Lazio passa il turno con assoluto merito grazie a Zarate (ve l'avevo detto che era lui il giocatore da tenere d'occhio...) e Kolarov, giocatore da me consigliato personalmente al nostro Direttore Sportivo Alessio Secco circa un anno fa....
Ma la Juve in quel ruolo ha Molinaro, vero?
Per la prima volta in tre anni la dirigenza è stata pesantemente contestata allo Stadio.
E' proprio vero:
a volte bisogna toccare completamente il fondo per risalire...
Speriamo che il botto della caduta non faccia troppo male, c'è un posto per la Champions da difendere....
E' ufficiale:
Nella mia classifica personale di tifoso, Ranieri verrà ricordato per sempre come il peggior tecnico mai visto sulla panchina bianconera.
E' riuscito a fare peggio persino di Marchesi e Maifredi...
Non era facile.

Ranieri ultima chance?



Stasera Ranieri si gioca definitavamente la panchina della Juventus:
in caso di eliminazione dalla Coppa Italia, le possibilità che possa rimanere sulla panchina bianconera anche il prossimo anno sono vicine allo zero.
A Tuttosport giustamente fanno notare che questa vicenda ricorda un pò la situazione che si venne a creare con Deschamps.
Agli occhi di tutti appare ormai chiaro che Ranieri sia stato sfiduciato.
Secondo voi Cannavaro l'ha voluto davvero lui?
La gara contro la Lazio sarà dura anche perchè la squadra di Delio Rossi esprime il meglio del suo gioco in contropiede. Occhio a Zarate, sarà un campione.
A Roma è arrivata la Champions accompagnata da Platini.
Come sempre Michel "Le Roi" si è dimostrato uomo dalle grandissime doti umane.
La lotta al razzismo sarà un caposaldo della sua gestione.
Lo vuole lui, lo vogliamo noi tutti tifosi perbene.
Adesso basta parlare del caso-Balotelli però, siamo veramente tutti stufi.
Sopratutto nel mondo Juve. E sopratutto poi se si usa la vicenda per battere dei comunicati aberranti e di stampo razzistico come avvenuto in data di ieri....
Chiudo definitivamente la vicenda con un elogio a Lapo, lo merita.
Ieri, forse per la prima volta in 3 anni ha parlato da Juventino vero.
Ieri sera ho goduto nel gustarmi Liverpool - Arsenal 4 a 4 (a proposito che partita Arshavin, quaterna) ma un senso di invidia ha percorso tutto il mio corpo:
ma è davvero un sogno immaginare un calcio stile Premier League anche per noi italiani?
Insieme, si può. Uniti, si può.
In conclusione il Corriere dello Sport conferma l'anticipazione che vi ho dato in esclusiva 2 giorni fa:
la famiglia Sensi sta per cedere l'AS Roma.
A Roma però incrociano le dita: dopo i Russi, gli Arabi e gli Americani non gli mancano che i tedeschi.....

martedì 21 aprile 2009

Dio è morto




"Mi han detto che questa mia generazione ormai non crede in ciò che spesso han mascherato con la fede, nei miti eterni della patria o dell'eroe perchè è venuto ormai il momento di negare tutto ciò che è falsità, le fedi fatte di abitudine e paura, una politica che è solo far carriera, il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto,
l' ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto.
Dio è morto"
Il testo di questa canzone "eterna e meravigliosa" di Francesco Guccini, sembra contemporaneo eppure ha quasi 40 anni....
Perchè ho deciso di citarla oggi?
Perchè l'ipocrisia continua a regnare sovrana, sempre.
E ci troviamo che chi come Moratti minimizzò il razzismo interista nei confronti di Zoro, passi dalla parte del moralista quando si tratta di aizzare l'opinione pubblica per il razzismo juventino contro Balotelli.
Non va bene.
Il razzismo non ha tifo.
E non è razzismo poi solo quello che passa per il colore della pelle.
Ma anche offendere un popolo, una regione, una città, una fede.
Anche quello è razzismo.
Basta con il razzismo, di qualsiasi colore o fede.
Basta con la fomentazione dell'odio di partito.
Il vero guaio del calcio moderno è che ormai si pensa più a tifare contro che a favore.
L'avversario di turno è visto come un nemico da annientare a tutti i costi.
E se una persona ha subito un dramma nella propria vita, bene (male) è proprio lì che va colpita.
Pazzesco.
Se questo è il futuro del calcio, mi dimetto da tifoso.

Ciao Franco


Un'altro giovanissimo ex calciatore morto.
Franco Rotella, ex ala destra dell'Atalanta dal 1994 al 1997, si è spento lunedì 20 aprile all'età di 43 anni. Giocò con Gallo e Sgrò, in panchina c'era Mondonico.
Rotella era malato da tempo di cancro, lascia la moglie Nadia e il figlio Simone, che gioca nella Berretti del Genoa.
Nato il 16 novembre 1966 a Genova Quezzi, e cresciuto calcisticamente nel Baiardo. Ala destra, dotato di buon cross e di senso tattico, era diventato professionista nel Genoa, con cui debuttò in serie A a soli 16 anni (75 presenze, 4 reti). Nella squadra rossoblù giocò insieme a Gian Luca Signorini, ucciso dal morbo di Lou Gehrig.
Ma c'è un altro giocatore esploso nel Genoa di quegli anni scomparso prematuramente: Andrea Fortunato, morto a 24 anni quando era il terzino sinistro della Juventus.
Tre morti che lasciano molte domande in sospeso. Terminata la carriera da calciatore, ritornò nella sua città natale Genova dove aveva trovato lavoro come opinionista sportivo in note trasmissioni di emittenti televisive liguri. Era anche responsabile tecnico della scuola calcio e del settore giovanile degli Emiliani, società di calcio genovese.
RIP Franco.

lunedì 20 aprile 2009

La famiglia Sensi vende?


Vi riporto l'indiscrezione così come è stata discussa ieri sera durante la trasmissione "CUORE DI CALCIO" dove partecipo come opinionista:
a quanto pare entro fine mese la famiglia Sensi venderà l'AS ROMA.
E' una notizia importante che potrebbe modificare i futuri equilibri del campionato, vista anche la situazione debitoria nella quale versa attualmente la squadra giallorossa.
Questo il comunicato riportato in data odierna su cuoredicalcio.com da parte del conduttore del programma Fabio Alescio
La differenza tra avere una notizia e raccogliere una “fondata indiscrezione” può apparire sostanziale e spesso t’induce, prima della diffusione, alla massima prudenza.
Ognuno di noi ovviamente ha i propri parametri, i propri confini.
I miei li conoscete, non sono a caccia dello scoop a tutti i costi.
Quelli li lascio agli specialisti del genere.
Da alcune settimane negli ambienti finanziari italiani si da per certo il passaggio del pacchetto di maggioranza della AS Roma dalla famiglia Sensi (Italpetroli) e un gruppo europeo ( tedesco-svizzero). La regia delle operazioni ovviamente è quella dell’istituto italiano Unicredit. La maggiore banca italiana esposta con la famiglia Sensi (anche se non la sola).
Sarebbero stati già versati dei fondi in occasione della stesura di un primo documento firmato dalle parti.
Sarebbe stata già stabilità la data dell’ufficializzazione ( 28 aprile).
Sarebbe già stato fissato il costo della singola azione.
Ora, è chiaro che tutta una serie di dettagli ed ulteriori informazioni di cui sono in possesso, se dette potrebbero in questa fase prestare il fianco a inutili caccia alle streghe.
Ma la notizia se confermata è solo una, E’ finita l’era Sensi.

Canna-vero



E' praticamente fatta per il ritorno di Cannavaro alla Juve.
Una scelta che dividerà sicuramente i tifosi bianconeri.
Mercenario o no? Ingrato? Buono per il progetto a lungo termine?
Io mi limito a commentare la scelta tecnico-tattica dell'operazione:
ottimo acquisto a parametro zero.
L'anno prossimo 4 centrali : Legrottaglie-Chiellini-Cannavaro-Ariaudo.
Il reparto è sistemato.
Si può investire tutto il tesoretto quindi (circa 40 milioni di euro a quanto pare) in altri settori:
un terzino fluidificante, un regista "vero", l'erede di Nedved e forse anche quello di Camoranesi, ahimè.
Altro nocciolo della questione: chi sarà a guidare la Juve il prossimo anno?
Ormai il nome di Antonio Conte, da me e voi caldeggiato da quasi un anno, è diventato di beneficio pubblico. Per fortuna, aggiungo.
Si fa sempre più largo l'ipotesi di un suo approdo sulla panchina juventina con Lippi Direttore Tecnico.
Lippi DT, Conte allenatore, Ventrone preparatore...Manca solo Bettega presidente e perlomeno verrebbe restituita juventinità e parte della dignità persa al popolo bianconero.
A Ranieri non resta che giocarsi le sue ultime residue chance: vincere la coppa Italia e salvare il secondo posto dall'attacco del Milan, che ieri sera sfruttando l'occasione del match casalingo contro il derelitto Toro ha agguantato la Juventus in classifica.
Ancora una volta strepitoso Inzaghi: non mi stancherò mai di ripeterlo, il più forte centravanti "scarso" di tutti i tempi.
La Roma si rifà sotto nella corsa al 4° posto grazie anche ad un arbitraggio scandaloso di Mazzoleni.
Mazzoleni, Dondarini, Bergonzi, Gava....
A sbagliare sono sempre gli stessi, scarsi(davvero), arbitri.
Ma non era colpa di Calciopoli?
Io credo che la classe arbitrale italiana stia attraversando il peggior momento tecnico degli ultimi 30 anni. Si salvano davvero in pochi.
E Paparesta sta a guardare.......
Perchè ha fatto crollare la balla mediatica del sequestro di Moggi. Ovvio.
Viva l'Italia.
In chiusura un pensiero dedicato alla vicenda Balotelli-razzismo.
Balotelli è un bullo, arrogante, provocatore e anche tremendamente forte.
Ma niente potrà mai giustificare i cori beceri che gli sono stati rivolti sabato sera.
Per una volta sono d'accordo con Cobolli Gigli: "bisogna diffondere in Italia la cultura della sportività e del rispetto dell'avversario". Almeno una cosa giusta in tre anni l'hai detta, bravo.
Moratti invece come al solito non perde occasione per tacere:
"Fossi stato a Torino avrei ritirato la squadra".
Ma che belle parole... Perchè allora non hai dato l'esempio a Messina quando la curva interista intonò per tutta la partita cori infamanti nei confronti di Zoro, rischiando di far sospendere la partita?
E' proprio vero: siamo un popolo di scarica-barile. La colpa è sempre degli altri.
Nessuno di noi si assume mai le proprie responsabilità.
Basta vedere la nostra classe governante.
Ma questa è un'altra storia......

domenica 19 aprile 2009

Quando l'urlo si alzerà....



.....Ranieri....Tremerà...

Il coro parte spontaneo e in­neggia ad Antonio
Conte che, nella canzone della curva (alla quale si unisce buona parte dello
stadio), è ancora ricordato come «il nostro capitano», ma che tutti sanno essere
il brillante allenatore del Bari, in testa alla classifica di serie B. Non certo
una bella notizia per Claudio Ranieri che, per la prima volta da quando è
alle­natore della Juventus, sente chiedere la sua testa dai tifosi dai tifosi allo stadio.


E' il coro spontaneo che si alza dalla Curva juventina a tracciare il futuro della Juve:
"CONTE olè".
Il popolo bianconero ha deciso.
Non ne può davvero più di Ranieri, dei suoi sorrisi e della sua soddisfazione esagerata per stagioni discrete ma niente di più.
Nelle parole di fine gara di Mourinho, la descrizione della dimensione attuale della Juventus:
"Mi piace giocare nello stadio di una squadra storica, pareggiare e vedere tutta la gioia di una compagine che torna a casa con un svantaggio di 10 punti...."
La partita di ieri sera ha confermato ancora una volta di più, se ce ne fosse bisogno, che:
- alla Juventus servono almeno 4 campioni di spessore per colmare la distanza dall'Inter
- Ranieri non ha la mentalità vincente
- Tiago e Poulsen non sono campioni, anche se sono stati pagati come tali....
L'Inter ha praticamente vinto lo scudetto con 6 giornate di anticipo:
peggio dello scorso anno......Altro che Gap colmato.
Ricordate la scorsa estate quando lo sostevamo tutti insieme?

sabato 18 aprile 2009

Questione d'onore



lastampa.it
Ranieri: "Non ci siamo mai illusi"
La Juve secondo Ranieri non ha rimpianti.
"Ora siamo lontani, siamo stati più vicini ma non ci siamo mai illusi, era giusto cavalcare l’onda.
Noi sappiamo il lavoro che c’é dietro la nostra classifica e per questo dico che abbiamo fatto due campionati straordinari."
Intanto in settimana l’amministratore delegato Jean-Claude Blanc, in risposta a nuove polemiche piovute intorno a Ranieri, ha confermato l’allenatore anche per la prossima stagione.
"Non è che se mi confermano a parole sto più tranquillo, lo ero anche prima"
Ibrahimovic: "Capisco se i tifosi mi fischiano"
I fischi dei tifosi avversari lo caricano e a Torino non mancheranno.
«A me piace. Sicuramente ci saranno anche questa volta, e se fossi un tifoso juventino anch’io fischierei Ibrahimovic se avesse lasciato la mia squadra, è un grande giocatore»

venerdì 17 aprile 2009

La Juve e il processo Siculo


Oggi voglio riportare a Voi tutti una stupenda lettera, piena di Storia, ricevuta da un affezionato lettore del blog.

"Caro Discreti, sono juventino dal '46. La seguo da tempo, ma non sapevo vivesse a Roma. Questo le rende ancora più onore...
Le faccio una premessa, per esser chiari. Il cosiddetto affare “calciopoli” – che brutto neologismo!, come tanti altri di moda inventati dai nostri media - ha trovato linfa nell’arroganza culturale del mondo calcistico, che ha voluto e saputo imporre – anche con il consenso di chi, per rispetto del proprio sapere (giuridico nel nostro caso) avrebbe dovuto impedire indebite invasioni di campo. La “scienza” calcistica, arrogante e prepotente per la sua forza economica, ha imposto il principio che il “club” si dà le sue regole ecc. Giusto.
Ma questo vale per portare l’uniforme, per entrare nella sede col piede che dice l’art. 1, ecc. ecc. Quando però un comportamento difforme dallo statuto del club incide sulla sfera patrimoniale o privata, di persone fisiche e giuridiche, non si possono eludere le leggi che regolano il funzionamento di una società organizzata nel rispetto del diritto, senza annullare, peraltro, la riprovazione degli affiliati al club. L’arroganza di questi soci, con il sostegno culturale di soggetti che non avrebbero dovuto tradire il proprio sapere accumulato nei secoli, ha inventato l’aberrante processo di “calciopoli”.
Aberrante e orripilante perché, per trovare un modello cui associarlo, bisogna tornare indietro nei secoli bui della storia della nostra civiltà.
Riporto qui di seguito una pagina tratta dal “Compendio istorico della rivoluzione e controrivoluzione di Napoli” di Anonimo, il cui manoscritto incompleto io scopriì nella Biblioteca Nazionale di Francia, e ne feci quella che si chiama curatela con prefazione e annotazioni e pubblicai nel 1999 sotto gli auspici dell’Istituto di Studi Filosofici di Napoli in occasione del bicentenario della rivoluzione napoletana. L’Autore, rimasto anonimo, era uno dei rivoltosi catturato e estradato in Francia durante la repressione borbonica, e di cui si sono perse le tracce:
“E’ tempo ormai di parlare del processo siculo adottato in Napoli dal re Ferdinando.
Per quanto la ragione ora detta, e per quanto la storia delle leggi di tutte le colte e incolte nazioni ne insegna, antiche e moderne, libero o dispotico il lor governo, non v’è giudizio criminale, ove il reo non sia legittimamente interrogato, e gli sia fatta nota l’arma. Quell’atto cotanto solenne che chiamasi costituto [cioè l’interrogatorio davanti al giudice], è per sua natura così essenziale, che ove manchi non c’è giudizio. La sola varietà che si osserva tra le nazioni, è che nei governi liberi quell’atto solenne si esegue sul principio del giudizio, cioè tosto che l’accusa è stata prodotta, e ne’ dispotici si esegue dopo che l’accusatore ha prodotto le sue prove , ed ha formato il processo giudiziario, che da’ criminalisti chiamasi “inquisitorio”. Nell’eseguirsi questo solenne atto, è tenuto il giudice a interrogarlo su tutti i capi d’accusa prodotti dall’accusatore, e religiosamente registrare le risposte del reo, di maniera che, s’egli ha omesso qualche capo d’accusa, non può nel processo imputarsi al reo; né può farglisi dimanda in quei capi d’accusa de’ quali non esiste prova.
Or nel “processo siculo”quest’atto ritenuto necessario non forma parte essenziale del processo, di guisa che è in arbitrio del fiscale [oggi pubblico ministero] di voler interrogare il reo o non interrogarlo nel principio, nel mezzo, o alla fine del giudizio. Lo interroga a suo piacere su quei capi d’accusa che siano o no stati dedotti o provati. E quel che reca sorpresa maggiore, non fa il fiscale, né il giudice, scrivere se non quelle risposte del reo che guidano la ragione fiscale, tralasciando quelle giovino all’infelice accusato. E finalmente se dalla bocca del reo niun vantaggio me ha tratto il fisco, nulla si scrive e tirasi innanzi il giudizio senza “costituto”.
In qualsivoglia modo, adunque, s’incominci il processo, se col “costituto” o senza, si chiamano i testimoni fiscali, e s’interrogano su’ capi d’accusa. E se costoro depongono in parte a favore e in parte contro dell’accusato, scrivesi solo ciò che gli nuoce e si tralascia ciò che gli giova. E se la deposizione del testimone possa giovare al reo, in tal caso si trapassa e si pone in carcere il testimone; ed essendo costante, si manda via senza scrivere il suo detto, oppure si fa marcire per lunghissimo tempo in carcere e si dilunga il processo dell’accusato. Ed è spesse fiate accaduto che l’accusato sia stato assolto e scarcerato, e i testimoni, che avevano ricusato di deporre il falso, sono rimasti lunga pezza carcerati. […] . Questo appunto è il “ processo siculo” di cui ha fatto uso il “tribunale di sangue” stabilito in Napoli, per effetto del quale migliaia di vittime si sono mandate a spietata morte”. (pagg. 94/96 Cit. Compendio).
Come vede, caro Discreti, il rito di Calciopoli non lo hanno inventato nel 2006, ma alcuni secoli prima. Nel regno borbonico quel rito, di origine medievale era desueto, ma re Ferdinando lo ripristinò espressamente nel 1799.
Visto che siamo in tema di sopraffazioni e di gestione della giustizia secondo la convenienza del prepotente di turno, mi consenta una chiosa. Nel calcio oggi la prepotenza è imposta e esercitata dai media (prevalentemente televisivi) perché è il pacchetto più ricco dei palinsesti. Gli abbonati, Iva o non Iva, crescono (ci sono ovviamente anch’io). Deve, quindi, crescere la platea dei cosiddetti giornalisti e ex calciatori-opinionisti ( ai miei tempi: “ Ciao papà, ciao mamma”) che animano quotidianamente il teatro dei pupi (è solo un caso che sia “siculo” anche questo). Oggi la platea dei cronisti e grilli parlanti del calcio è aumentato a dismisura (serve e chi non ha un mestiere lo trova dietro l’angolo). Ma soprattutto visto il suo retroterra – ovviamente parliamo delle degenerazioni – non è sostenuto da un’etica professionale, quella che oggi, con abuso e di frequente, si definisce morale. A questo proposito voglio fortemente affermare che, per tenere in piedi questa “baracca” la quale, crisi o non crisi, produce tanti soldi, si distruggono etica e tutte le virtù che dovrebbero farle corona. Ma scusi, non è maramaldesco l’atteggiamento censorio ecc.ecc. di tutti i commentatori che si rivedono a casa, a va e vieni, i fotogrammi, ingranditi, rallentati, girati, ologrammati ecc., di fasi viste dalle giacchette nere una volta sola in una frazione di secondo su un campo da gioco? E’ morale contrapporre due atteggiamenti così sperequati? Naturalmente non parliamo del soggetto-arbitro, con le sue debolezze, i suoi comportamenti, la sua personalità, le sue devianze ecc. Ma quale giornalista, roboante docente ordinario dalle cattedre gazzettesche, con tutti i master e visiting che vogliamo, sarà mai in grado di vedere i vari Gilardini o altri centinaia come lui che stanno sul fil della sinopia, quello tracciato sugli schermi televisivi? E dai cui nascono milioni di parole e ore di polemiche e di accuse contro questo e quello, e contro ladri, immorali, disonorati? E’ sommamente immorale e irriguardoso nei riguardi di persone (gli arbitri). Che pure lo hanno famiglia e fanno le comparse settimanali degli schiaffeggiati a piacimento. Un’ultima aggiunta per il coraggio dei nostri gazzettieri. Sulla Juve , per esempio, visto che sono un partigiano di quella fazione, si è sempre detto che esercitasse ecc ecc , che rubasse ecc.
Si dice che il popolo bue tira sempre per chi va al tappeto.
Nient’altro, però, finché è stato vivo Agnelli.
Poi i leoni – che contraddizione – sono scesi in campo.
Sarà stato per il petrolio che saliva sempre di più?

Cordialmente un suo affezionatissimo lettore,
Luigi Lerro

giovedì 16 aprile 2009

God Save the Queen


Partiamo dal calcio giocato:
che Dio salvi la Regina del calcio Europeo (il Barcellona) dallo strapotere inglese!!
Per il terzo anno consecutivo 3 semifinaliste su 4 provengono dalla Premier League.
Una supremazia talmente schiacciante che non ha paragoni nella mia memoria
(paragonabile forse solo al ciclo italiano di fine anni '80).
Quanto sono lontani i tempi in cui le squadre italiane dominavano nelle competizioni europee...
Il prezzo di Calciopoli è anche questo.
ULTIMATUM JUVE
Scontato il fatto che la dirigenza si sarebbe stretta intorno a Ranieri rinnovandogli la fiducia.
Una detronizzazione in corso d'opera avrebbe potuto avere conseguenze Maifrediane.....
La Juventus intanto ieri ha sottoscritto una nuova partnership commerciale con Sony Eriksson.
Altro denaro fresco che affluisce nelle casse di Corso Galileo Ferraris.
I soldi ci sono. Ora bisogna investirli bene.
Perchè non conta quanto si spende, ma come si spende.
Basti pensare al paragone Thiago Motta - Poulsen, uno costato zero con rendimento dieci e uno comprato a dieci con rendimento....Non infierisco.
Infine finalmente Kakà parla da vero leader:
il Milan è da rifondare.
Vedremo se nel prossimo calciomercato a Milanello verranno comprate ancora figurine d'epoca o giocatori giovani e funzionali all'allenatore (sarà ancora Ancelotti?) per ricreare un nuovo ciclo vincente.

mercoledì 15 aprile 2009

Spalle al muro



Mi interessa invece cercare di capire in quale modo ha
intenzione di rispondere agli avversari Mister Ranieri.
La storia, in tal senso, dà una grossa mano
all'allenatore romano, indicandogli la via da seguire:
la Juventus ha una sola, inequivocabile, maniera per
risponder a detrattori e nemici. Vincere.
E nessun tribunale Collodiano nonchè nessun tavolino
potrà mai mischiare le carte:
sul campo la Juve è da sempre la più forte.
Per questo a Torino non è concesso giocare solo per
partecipare, per 2 anni di fila.
Questi sono gli unici veri anni-fucili contro.
Mister Ranieri lo sa bene e per questo motivo si trova
davvero con le spalle al muro.

A distanza di 8 mesi, anche la stampa arriva a quanto avevo predetto.
Adesso fioccano i titoli "Rivogliamo la Juve", cose di cui noi discutiamo insieme da oltre un anno.
"Per i trionfi servono campioni così"....
E quando lo dicevo io che a questa Juve servivano Campioni veri?
E quando lo scrivevate tutti voi?
E quando Paolo Montero o Michele Padovano nelle mie interviste rabbrividivano all'idea di paragonare la Juve 1996 a quell'attuale, molti storcevano il naso.
Tifosi creduloni e sognatori e stampa venditrice di fumo.
Adesso si parla di cambiare.
Giocatori e panchina.
Via Buffon, Poulsen e Trezeguet ecco Hamsik, Abbiati, Silva, Diego ed E'too.
Anzi no ecco Milito, Kjaer e Quagliarella.
Via Ranieri ecco Gasperini, Conte, Prandelli, Gentile, Spalletti e persino Roberto Mancini.
Tutti colpevoli e da cambiare....
Ma sul banco degli imputati mancano, forse, i veri colpevoli numero 1:
la dirigenza e la proprietà.
Perchè Ranieri è colpevole (l'affare Poulsen e la mancanza di mentalità vincente una macchia indelebile) e per il bene comune a fine anno si dovrà fare da parte (ormai ha tutti contro: stampa, spogliatoio e tifosi) ma di certo non l'ha venduto lui Zlatan Ibrahimovic all'Inter.
Certo non ha chiesto lui Knezevic come rinforzo in difesa.
Certo non era lui che doveva salvaguardarsi dalle possibili ricadute di Andrade....
E si potrebbe andare avanti per ore nel trovare colpe alla Nuova Dirigenza.
Dopo quanto successo in Calciopoli non lo si può proprio accettare.
Se si è sopravvissuti allo Tsunami del processo Farsa niente più dovrebbe poter scalfire il popolo bianconero.
E allora Spalle al muro per Ranieri, bene. Sono d'accordo.
Ma anche per Cobolli Gigli, Blanc, Secco e la proprietà.
Perchè basta davvero con l'alibi della serie B.
Perchè questa squadra è tornata dalla serie cadetta con 3 campioni del mondo, un pallone d'oro, uno dei più forti centravanti degli ultimi 10 anni ed uno dei migliori centrali europei.
Sarebbe bastato non sbagliare il 75% del calciomercato (acquisti e cessioni) per tornare da subito competitiva.
Ranieri è colpevole, ma anche altri meritano di esser messi con LE SPALLE AL MURO.

lunedì 13 aprile 2009

Ranieri Via


Il popolo bianconero ha sentenziato:
Ranieri a fine campionato dovrà esser esonerato, senza altra possibilità alcuna.
Altro che stagione strepitosa….
Nei giorni successivi l’ennesima figuraccia juventina di quest'anno continuano a spuntare sondaggi sui più importanti siti bianconeri del web:
tuttosport.com, j1897.com, vecchiasignora.com, tuttojuve.com, juvenews.net, juworld.net, juventus club facebook e tanti altri portali delle rete conosciutissimi nell’ambiente juventino, dirigenza compresa.
Molte decine di migliaia di votanti totali, un risultato finale impressionante:
9 tifosi su 10 vogliono l’esonero di Ranieri, il vero colpevole -a loro dire- della stagione Juventina sempre più a a rischio “ssero tituli”.
Una maggioranza schiacciante, inequivocabile.
Ma quali sono le principali colpe che si imputano al Mister romano?
In primis l’aver avallato la scorsa estate l’acquisto di Poulsen ai danni di Xabi Alonso.
Operazione ritenuta, dai più, folle e scriteriata e della quale Ranieri si è assunto tutta la responsabilità.
In secundiis non esser riuscito in due anni a trasmettere una mentalità vincente ed un gioco alla Juventus.
Non a caso, ogni qual volta la squadra bianconera si è trovata a dover vincere a tutti i costi una partita di fondamentale importanza ha praticamente quasi sempre fallito l’appuntamento mostrando una mollezza di gambe e testa che pochi ricordano in precedenza in quel di Torino.
Si è venuta a creare quindi una frattura insanabile con la Vecchia Guardia (Trezeguet, Nedved, Del Piero, Camoranesi….), giocatori abituati ad esser allenati da tecnici di ben altro spessore come Lippi, Capello o Deschamps.
Le parole di Camoranesi d’altronde, dopo la partita contro il Chievo, parlavano da sole senza bisogno alcuno di commento:
"Una volta le squadre come il Chievo venivano con il pallottoliere a vedere quanti gol prendevano contro la Juventus, oggi vengono a cercare la vittoria..." AMEN.
Anche Tuttosport, che non è mai stato tenero nei confronti del tecnico romano, ha più volte cercato di ricordare a Ranieri che la Juve è molto di più.
Sabato scorso poi a Genova, per la prima volta il nome di Ranieri è stato contestato anche allo stadio dai supporters della Vecchia Signora.
Ranieri è stato invitato a fare le valigie e il popolo juventino ha eletto il proprio salvatore:
Antonio Conte.
D’altronde anche i risultati del sondaggio lanciato su http://www.stefanodiscreti.blogspot.com/ parlano chiaro:
è l’ex capitano bianconero il sogno dei tifosi Juventini.
Antonio Conte rappresenta tutto quello che un tifoso può desiderare:
attaccamento alla squadra, voglia di vincere a tutti i costi, grinta, competenza e la “benedetta”. antipatia.
Gasperini, Gentile e Prandelli le possibili alternative.
A questo punto alla Dirigenza Juventina non resta che prendere atto della volontà inequivocabile del popolo bianconero mettendo da parte quell’Operazione Smile che ha reso simpatica la Juventus a tutti (Zeman, Agroppi, Boniek….) tranne che agli juventini.

sabato 11 aprile 2009

Altro che stagione strepitosa



L’Inter vince anche pareggiando. Ormai succede anche questo.
La nuova Juve ha abituato i suoi tifosi a tutto.
Nelle partite che andrebbero vinte a tutti i costi entra in campo spesso molle e dimessa.
Non è la prima volta e finchè ci sarà Ranieri in panchina, non sarà nemmeno l’ultima.
Non è giusto però dare le colpe dell’umiliazione in terra ligure solo a Ranieri, al quale è rimasto solo la Coppa Italia per salvare la stagione. Altro che strepitosa.
Poulsen
inguardabile. Faccio davvero fatica a pensare che siano stati investiti quasi 30 milioni di euro (tra ingaggio e cartellino) su un giocatore del genere…Pazzesco.
Zebina, Grygera e Molinaro ingiudicabili.
Camoranesi sull’orlo di una crisi di nervi:
troppa la differenza tra la Juve che fu e quella di adesso per non risentirne a livello psicologico. Del Piero sempre più egoista.
Il Genoa di Gasperini (con Conte l'indiziato maggiore a rilevare Ranieri in caso di esonero del romano) ha nettamente meritato la vittoria, dominando dal primo minuto fino all'ultimo.
Successo legittimato da una grandissima prestazione di gioco nonostante l’arbitraggio scandaloso di Rocchi, che è riuscito a scontentare tutti in maniera incredibile.
Man of the match: Thiago Motta.
Pensate, il Genoa l’ha comprato quest'estate a parametro zero.
La partita di Genova si può riassumere anche nella differenza che passa tra l'operazione di mercato per Motta e quella per Poulsen.
Grande prova degli ex juventini, soprattutto Palladino, Sculli e Criscito.
Sono particolarmente contento per quest’ultimo perché merita assolutamente di tornare alla Juventus per giocarsi il posto da titolare con Molinaro, con grandissime chanche di guadagnarsi il posto. Non che ci voglia molto poi.....
L’Inter si ferma in casa, nonostante il doppio vantaggio contro il Palermo.
La Lazio vince il derby dei veleni.
Il Milan si avvicina sempre di più al secondo posto mentre il Torino scavalca il Bologna, aggiudicandosi momentaneamente l’ultimo posto valido per restare in serie A.
Mi dispiace che in una giornata particolare come questa, dopo la settimana tragica che ha vissuto l’Abruzzo, ci siano stati così tanti episodi di violenza e maleducazione all’interno (ma anche all’esterno) degli stadi italiani.
L’ennesima occasione persa per dimostrare che siamo un popolo civile.
Buona Pasqua a tutti ma soprattutto ai miei compaesani abruzzesi.
Coraggio.

Processo a Ranieri



Tuttosport non è mai stato tenero nei confronti del mister Juventino e anche quest'oggi ci va giù pesante:
per Ranieri si aprono i 15 giorni più decisivi della sua carriera.
In queste 2 settimane la Juventus si giocherà le ultime chance di riprendere l'Inter ma sopratutto avrà il delicatissimo incontro di ritorno in Coppa Italia contro la Lazio.
L'ho detto e lo ripeto, se anche quest'anno la Juventus non vincerà niente Ranieri deve andare a casa e mi batterò personalmente affinchè avvenga questo.
La serie A ha deciso di andare avanti nonostante il dramma dell'Abruzzo ( The show must go on, anche in presenza di morti - vero sig. Matarrese?) ed oggi si giocherà la 31° giornata, dove spicca il derby di Roma.
Sinceramente ho ancora poca voglia di parlare di calcio, ma colgo l'occasione per augurare una serena Pasqua a tutti Voi e stringermi forte e vicino al dignitoso popolo abruzzese.
CORAGGIO ABRUZZO, TERRA MERAVIGLIOSA.